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Se una persona ti giudica e dice che sei un folle perché vuoi perseguire la tua strada, allora sappi che stai facendo la cosa giusta.

L’Attimo Fuggente. O Capitano mio Capitano

Questa sera ho rivisto, per l’ennesima volta, l’Attimo fuggente.

Come ogni volta ho colto nuove sfumature che hanno scaturito in me, nuovi pensieri e riflessioni.

La prima cosa che viene naturale dire è “L’attimo Fuggente mostra come, alcune volte, le persone che ci vogliono bene, inconsapevolmente, sono i nostri peggiori carnefici.”

Per certi aspetti è vero. Un padre desidera il meglio per suo figlio molte volte, senza chiedersi, cosa veramente può far piacere a suo figlio.

E’ quindi naturale puntare il dito su questo padre insensibile ed egoista.

Poi c’è la scuola con le proprie regole centenarie ed i professori imbalsamati.

Hai quindi voglia di puntare il dito anche sulla scuola.

Alla fine c’è il professor Keating, colpevole di aver scatenato nei propri studenti, un desiderio irrefrenabile di libertà, gioia e scoperta.

E’ vero, questo film insegna a puntare il dito. A giudicare. A dire cosa non si dovrebbe fare. A quel punto siamo esattamente nella stessa posizione dei “carnefici”.

Solo che non ce ne rendiamo conto.

Una volta, un carissimo amico mi ha detto:

Ogni volta che punti il dito contro qualcuno, un dito è rivolto verso quella persona e 3 dita sono rivolte contro te stesso.”

Ora volevo analizzare l’ultima scena quando lo studente più imbranato ed introverso di tutta la classe sale sul banco e dice “Capitano o mio Capitano”.

E’ il passaggio più importante perché restituisce forza e sperenza.

Non facciamoci calpestare da coloro che la pensano diversamente.

Dal capo che ti dice che sei un imbranato, quando sai perfettamente di aver fatto la cosa giusta, al compagno che ti umilia, solo perché è lui che porta a casa lo stipendio.

L’Attimo Fuggente è una fonte inesauribile di ispirazione e saggezza.

“O Capitano mio Capitano”, non è rivolto al Professore ma al nostro io più interiore.

Ci porta a riflettere su quello che vogliamo, che desideriamo ardentemente.

Ci porta ad avere rispetto per noi stessi, semplicemente perchè siamo UNICI.

Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani e impopolari, anche se il gregge dice: “Non è beeee”. Come ha detto Frost: “Due strade trovai nel bosco e io, io scelsi quella meno battuta. Ed è per questo che sono diverso”.

Se una persona ti giudica e dice che sei un folle perché vuoi perseguire la tua strada, allora sappi che stai facendo la cosa giusta.

Chi ti Ama veramente non ti giudica.

Chi ti Ama veramente ti sostiene.

Chi ti Ama veramente crede in te, anche se la tua idea è folle.

Chi ti Ama veramente crede nel tuo sogno e, se può, lo fa suo.

Buona vita “O Capitani miei Capitani”

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